Tutte le vicende umane hanno una storia, nella quale alcune persone hanno avuto un ruolo determinante, sono state delle figure fondamentali, anzi “fondative”. L’ambito della medicina di emergenza – urgenza è una di quelle e Ubaldo Mengozzi ne è stato, senza alcun dubbio, uno dei fondatori.
Come AcEMC ci uniamo a tutti i colleghi nel ricordo di un grande uomo e un grande professionista, che non ha mai smesso di credere con forza e determinazione nel nostro lavoro, nella sua importanza per la collettività, nel suo fascino e complessità.
Ubaldo ha sempre indicato a noi più giovani, una strada da percorrere senza incertezze, e per questo ha lavorato senza sosta e lottato, a volte contro tutto e tutti, per darci una Scuola di Specializzazione e un ruolo dirigenziale e apicale che sancisse la nostra “identità”.
Questa ricerca della “identità”, cioè della risposta alla domanda “chi è il medico di urgenza” in un contesto di colleghi specialisti con confini e ruoli ben definiti, è stato una delle motivazioni più forti che lo hanno sempre animato e guidato.
In un editoriale pubblicato su Emergency Care Journal alcuni anni fa Ubaldo esprime con molta forza questo suo sentire, questa idea che la ricerca della identità del Medico di Urgenza è definire un“ elemento di percezione e riconoscimento”, un “ senso del proprio essere come entità distinguibile dagli altri e continua attraverso il tempo”. Ben sapeva che per fare questo era necessario acquisire grande competenza professionale, capacità di collaborazione e confronto , coscienza delle proprie forze e dell’importanza del “gruppo”.
Rileggendo ora questo scritto e ricordando le tante volte che ci ha parlato ai congressi, alle riunioni delle società scientifiche di cui è stato fondatore, animatore, presidente ci pare di vederlo appassionato, tenace, a volte irruento, ma sempre capace di trascinare tutti con la capacità di convincimento e il fascino del visionario. Così come, dopo avere ascoltato pareri e consigli anche contrari al suo sentire, agiva sempre a modo suo: e il tempo poi gli dava ragione.
Davvero Ubaldo Mengozzi è stato un pioniere a cui tutti dobbiamo quello che siamo e nostro compito è anche mantenere viva la sua memoria in tutti i Medici di Urgenza che vorranno ancora fare il lavoro più bello del mondo, come lui ci ha insegnato.